I colori dell'Ara Pacis
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I colori dell'Ara Pacis
I marmi antichi erano colorati. Colori forti, vivi, essenziali. Oggi siamo abituati al bianco perché quei colori sono andati quasi del tutto perduti. Ma è possibile immaginare come fossero ed è possibile ricostruirne l'essenza con la luce.
Una luce che regala un'emozione profonda quando all'Ara Pacis , la parete sud del monumento, la prima che si presenta agli occhi dei visitatori, si anima grazie alla ricostruzione virtuale di quella che era – o si suppone fosse – la colorazione di un tempo. Le luci si abbassano e "I colori di luce", in questo 23 settembre data particolarmente cara all'Ara Pacis in quanto giorno natale di Augusto, ci accompagnano in una sorta di viaggio nella memoria ancestrale.
Negli ultimi anni, l'allestimento del Museo ha riaperto il problema della policromia dell'ara, ipotizzata nel 1938 dall'archeologo Moretti in occasione della ricomposizione della teca costruita sul Lungotevere.
Un gruppo di esperti ha proposto un'ipotesi di colorazione che è stata tradotta in un modello digitale colorato virtualmente, in base a criteri comparativi: esame dei colori superstiti sull'architettura e la scultura della Grecia classica, confronti con la pittura pompeiana di età augustea, valutazione del colore di mosaici tardo antichi che denunciano la conoscenza dell'Ara Pacis. Per colorare le piante e i fiori dei rilievi, è stato utilizzato lo studio delle specie vegetali eseguito dalla Facoltà di Botanica dell'Università degli Studi di Roma Tre. Sono poi state affidate ulteriori indagini sui colori ai Laboratori Scientifici Vaticani, in grado di effettuare analisi con mezzi adeguati alla tecnologia attuale ed è stata sperimentata la possibilità di ricavare delle immagini colorate da proiettare sui rilievi dell'altare.
A conclusione delle ricerche, la Sovraintendenza Comunale presenterà i risultati ottenuti in due diversi momenti: una giornata di studio che si terrà presso la Sala Conferenze dell'Ara Pacis l'11 marzo 2009 e una mostra evento in programma per dicembre 2009 nel corso della quale verrà illuminato l'intero recinto dell'Ara Pacis.
Questi "attimi di luce", sono dunque il primo passo di un cammino di studio che potrebbe restituirci l'immagine di un passato, lontano, ma non perduto.
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
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Re: I colori dell'Ara Pacis
Molto interessante, ci terrei proprio a vedere quello spettacolo cromatico. In effetti in passato si è lodato il candore dei marmi antichi, quasi fosse un'idioma dell'arte. Si pensava che il bianco accentuasse la compostezza e la delicatezza delle composizioni, quando in realtà il pittore di questa "purezza" non era che il tempo! Gli artisti antichi facevano molto riferimento al cromatismo. L'Acropoli di Atene, ad esempio, non appariva così chiara e candida come ora: si è ipotizzata la presenza di colori forti come blu, giallo, verde, rosso.. Per non parlare di molte antefisse templari (marmo o terracotta) sulle quali hanno scoperto pigmenti di colore diverso.
Forse vederle tempo fa avrebbe portato qualcuno a pensare... "Ma questa è pop art!"
Forse vederle tempo fa avrebbe portato qualcuno a pensare... "Ma questa è pop art!"
Tanaquil- Zilath Mechl Rasnal
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