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Virtù pubbliche

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Messaggio  Giuliano Sab Ott 06, 2007 1:01 pm

Oltre alle virtù private che sono individuali, la cultura romana lotta anche per sostenere tutte le virtù che sono insieme condivise da tutta la società in comune. Da notare che alcune di queste che gli individui aspiravano ad avere, sono anche virtù pubbliche, che la società persegue come un insieme. In moltissimi casi queste virtù erano personificate dagli dei.

Abundantia: "Abbondanza", l'ideale di avere a disposizione molto cibo e inoltre la prosperità per tutti i settori sociali

Aequitas: "Equità", lealtà di comportamento sia nel governo che tra il popolo

Bonus Eventus: "Buona fortuna", l'importanza del ricordo di eventi positivi

Clementia: "Clemenza", dimostrata nei confronti delle altre Nazioni

Concordia: "Concordia", armonia tra il popolo romano e anche tra Roma e le altre Nazioni

Felicitas: "Felicità" e prosperità, una celebrazione dei migliori aspetti della vita sociale

Fides: "Fede", buona fede in tutte le transazioni sia commerciali che politiche

Fortuna: "Fortuna", come riconoscimento della combinazione tra lo spirito di Roma e dei romani

Genius: " Spirito di Roma", riconoscimento della combinazione tra lo spirito di Roma e i suoi cittadini.

Hilaritas: "Allegria", il rallegrarsi, espressione di tempi buoni

Iustitia: "Giustizia", espressa tramite leggi sensibili e un buon governo

Laetitia: "Gioia", felicità, la celebrazione per ringraziare, spesso la soluzione delle crisi

Liberalitas: "Liberalità", generosità nel dare e nel concedere

Libertas: "Libertà", virtù che è stata spesso aspirata da tutte le culture

Nobilitas: "Nobiltà", nelle azioni della sfera politica

Ops: "Benessere", come riconoscimento del benessere e della nazione romana

Patientia: "Pazienza", l'abilità di tenere sotto controllo le crisi

Pax: "Pace", la celebrazione della pace tra le società e le nazioni

Pietas: "Pietà", l'onore dovuto dalle persone agli dei, si esprime nelle celebrazioni.

Providentia: "Provvidenza", l'abilità della società romana di sopravvivere ai problemi e manifestare un destino più grande.

Pudicita: "Castità" modestia, una espressione pubblica che evita l'accusa di corruzione morale nell'antica Roma

Salus: "Salute", concernente la salute pubblica e il benessere

Securitas: "Sicurezza", portata dalla pace e dall'efficienza nel governare.

Spes: "Speranza", soprattutto in tempo di difficoltà

Uberitas: "Fertilità", particolarmente concernente l'agricoltura

Virtus: "Coraggio", specialmente dei capi nella società e nel governo

Anche qui sarebbe da approfondire punto per punto, forse queste Virtù sono quelle ancora di più da ricercare in questi tempi difficili.

Valete
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Messaggio  Giuliano Lun Nov 05, 2007 5:49 pm

Tornando alle Virtù Pubbliche, in questo momento quelle che la nostra nazione dovrebbe ritrovare sono:

Aequitas: "Equità", lealtà di comportamento sia nel governo che tra il popolo;

Concordia: "Concordia", armonia tra il popolo romano e anche tra Roma e le altre Nazioni;

Iustitia: "Giustizia", espressa tramite leggi sensibili e un buon governo.

Mentre chi ci rappresenta dovrebbe ritrovare la Virtus: "Coraggio"

SOPRATTUTTO DOPO QUESTE NOTIZIE:

CON ROMANIA NO FRIZIONI DIPLOMATICHE - "No, nessuna frizione diplomatica. Tra pochi giorni verrà il primo ministro rumeno e dobbiamo risolvere i problemi con cooperazione tra i due paesi. Però li dobbiamo risolvere". Il premier Romano Prodi nega tensioni con la Romania e racconta di aver avuto proprio questa mattina una telefonata sul tema della sicurezza e delle espulsioni con il presidente della Repubblica rumeno.

... e fino a qui tutto ok! giuste le relazioni diplomatiche... ma anche loro dovrebbero controllare chi esce dal loro paese e al limite segnalare gli elementi pericolosi? o no?...

Il decreto sulle espulsioni "un atto doveroso oltre che giusto"; "giusto e doveroso" anche organizzare la cooperazione con le autorità romene per la gestione dell'emergenza criminalità e dei flussi migratori;

... oh che bella pensata e in questi anni non si poteva fare? ma dai altro fumo negli occhi agli italiani...

no a "derive xenofobe", non dimenticando che senza il contributo degli immigrati "l'Italia si fermerebbe non solo di notte, ma anche di giorno"

...certo, certo, ancora con questa legenda. Se vengono si adeguano, lavorano e rispettano le leggi. Poi alla prima marachella, che sia anche non aver pagato il biglietto del Bus, via a casa! Non è xenofobia, è far capire che questo non è il paese dei balocchi...

Il primo ministro romeno chiede di tutelare quanti lasciano il suo Paese con il loro carico di speranze e di attese per portare il contributo della loro opera all'economia italiana.

...mai detto il contrario, si tutela chi entra con le carte in regola e con un reddito certo, cioè il vero cittadino Europeo. chi viene per infoltire le fila della delinquenza, bhe ve lo lasciamo alla frontiera, ognuno si tenga la sua feccia...

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