Stuprata a Milano, fermato romeno

MILANO, 10 Ottobre - E' stato fermato il presunto responsabile dello stupro della ragazza che ha denunciato di essere stata aggredita ieri a Milano. L'uomo, un romeno di 36 anni, e' stato bloccato dagli uomini della sezione di polizia giudiziaria della Polfer al termine di un lungo appostamento, nella zona in cui e' avvenuta la violenza, vicino al quartiere periferico di Baggio. Ancora tutta da chiarire la dinamica dei fatti.

Sono aperte le scommesse su quanto rimarrà in carcere, sempre che sia riconosciuto responsabile del fatto...

Conoscendo come vanno le cose, direi 48 ore poi scarcerazione in attesa di processo.....
Poi ci sarà l'indignazione popolare, una bella ispezione da parte del Ministero, qualche articolo sui giornali, qualche puntata di Porta a Porta e Matrix e poi il NULLA.

Ho dimenticato qualcosa?

No direi che l'iter è quello giusto...

Spero che non succeda mai a nessuna a cui tengo... perché al processo quell'animale non ci arriva
Tanto che rischio 6 anni e poi permessi premio per andare a spasso come voglio. Anzi no, io vado al carcere Militare di Gaete e buttano la chiave, perché come appartenente alle forze dell'ordine, non posso perdere la testa.

Vale

Ave Giuliano

il carcere di Napoli sede in Gaeta 'perche il reclusorio e chiuso,e io sono stato uno degli ultimi carcerieri del castello Angiovino, comunque come vedi ,se una punizione non si da come si deve avremo sempre di queste notizie,perche questa storia e gia' successa poco tempo fa' ,e oggi eccola di nuova ,cosi va avanti la tiritera.penso che sia ora di farla finita . Tutti i governi che ci sono e ci sono stati non hanna saputo dare quella sicurezza che il popolo Italiano invoca da anni.

Per quel (signore) ,be tre settimane e non si sente piu' niente come nulla fosse accaduto

vale

secondo me bisognerebbe riaprire il carcere dell'asina, metterli li isolati da tutti e come si dice sembre "buttare la chiave"

Ho votato contro.
Non perchè il crimine non sia efferato ma perchè in Italia ( come in tutti i paesi occidentali ) la legislazione sullo stupro è ancora una mostruosità giuridica fortemente ideologizzata. Finchè non ci sarà chiarezza e certezza sui casi in quali applicare una condanna del genere e , soprattutto, COSA SIA UNO STUPRO non va fatto un passo del genere.
So di lasciare perplessi più di uno ma su questi temi la delicatezza è d'obbligo.


Valete

Quando parlare fa male.. quando non si ha che rabbia.. quando effettivamente un fatto del genere accade.. allora credo che solo allora si possa comprendere la gravità di un gesto del genere. Distrugge i sogni, fa svegliare all'improvviso, fa odiare se stessi in modo inimmaginabile.. fa desiderare di poter avere un'anima distinta da un corpo,ma nessuno può farci nulla. Resta solo una paura latente delle persone, sfiducia in tutti, un deserto di speranze. Il rispetto è una delle prime regole per la convivenza civile.. nessuno può trattare una persona come un oggetto... si può provare pietà, si può reagire come anche..si può odiare per sempre.
Non avrei nemmeno voluto parlare, lo dico sinceramente.

Si pensa sempre ad avere pietà o lasciare libertà ad individui del genere.. la legge è fumosa.. e quelle persone spariscono nella nebbia. Proprio come spettri, restano però nel cuore di chi subisce e non riesce a dimenticare. Chi penserà allora a chi ha subìto? Usare delicatezza con chi non ne ha avuta?

Comprendo.. comprendo e rispetto ogni ideologia.. ma io sono per una punizione.

Valete...

Penso che queste parole dicano tutto... guardiamo il tutto con occhi femminili, mettiamoci dalla parti di chi deve studiare ogni giorno il percorso per tornare a casa, perché ha paura di fare brutti incontri, o che non è libera di uscire sola e cerca sempre la compagnia di amici per poter rientrare in casa...
Vivere come sequestrati nel proprio paese...

Io so solo una cosa: "Se un giorno dovessero toccare un qualcuno che vive nel mio cuore, giuro che la galera e la sterilità sarebbero inutili, perché non ce li farei arrivare".

So di percorrere a china in salita dell'impopolarità e mi sforzo di far comprendere che il mio punto di vista è giuridico perché tenta di mettere la giustizia al primo posto, per quanto la ricerca umana della giustizia sia attività fallace.
Quante presunte violenze sessuali si sono poi rivelate infondate ?
Tante. Quanti padri sono stati accusati di violenza sessuale sulle figlie? Troppi. Il mostro va di solito in prima pagina quando la notizia esplode ma quando la perizia poi dimostra che la violenza non c'è stata ( dopo parecchi mesi ) la notizia va in dodicesima.
L'uomo in questione ha l'anima distrutta, la famiglia rovinata, in carcere probabilmente rischia la vita dagli altri galeotti che vogliono "fare" giustizia sommaria.
Quando viene dichiarato innocente dell'uomo di prima non rimane più niente: tutto il suo mondo è andato in pezzi. L'anima è prostrata.
Vorremmo far andare in pezzi anche il suo corpo ?

Nulla a che vedere con uno sbandato , magari reo confesso, che ha veramente distrutto la vita e l'anima di una donna , certo, ma , come si sa , la legge è uguale per tutti e la castrazione potrebbe colpire anche il primo caso.

L'anima grida vendetta, il popolo grida vendetta ogni volta che si legge una cosa del genere ma, purtroppo, la vendetta è spesso la prima nemica della giustizia.

Piuttosto , agire sulla prevenzione sarebbe molto meglio e, chiedo ancora scusa a chi la pensa diversamente da me, ma la castrazione non mi pare una misura preventiva.

Exurge Roma ha scritto:Nulla a che vedere con uno sbandato , magari reo confesso, che ha veramente distrutto la vita e l'anima di una donna , certo, ma , come si sa , la legge è uguale per tutti e la castrazione potrebbe colpire anche il primo caso.

Hai perfettamente spiegato le tue idee, e hai pienamente ragione... Come tutti gli altri reati, non vorrei mai che venisse punito un innocente... Ma quando si tratta di reoconfessi, o persone sorprese sul fatto, o ahimè che ne hanno già commessi svariati, bhè la questione cambia, visto che il genere di reato è di quelli ripetitivi, dove il soggetto se non "Terapizzato" sicuramente se rimesso in liberta (dopo molti anni) andrebbe a ripetere lo stesso immondo crimine, la castrazione sarebbe giusta.

Vale Amicie

p.s. io non sono per occhio per occhio o per tagliare le mani ai ladri, ma per questi reati non avrei problemi ad accettare una mutilazione, fortunatamente per loro medicinale, del corpo.

Notizia fresca fresca...
la ragazzina di 14 anni che aveva denunciato di essere stata molestata in metropolitana ha confessato , in lacrime, che era tutto falso.

Prvdentia virtvs....

Nessuno vorrebbe mai la punizione di un innocente, credo che si parli in termini di certezza di reato qui.
Per quanto riguarda invece la ragazzina che ha mentito... dico solo che scherzare su queste cose non è affatto di buon gusto.

Exurge Roma ha scritto:So di percorrere a china in salita dell'impopolarità e mi sforzo di far comprendere che il mio punto di vista è giuridico perché tenta di mettere la giustizia al primo posto, per quanto la ricerca umana della giustizia sia attività fallace.
Quante presunte violenze sessuali si sono poi rivelate infondate ?
Tante. Quanti padri sono stati accusati di violenza sessuale sulle figlie? Troppi. Il mostro va di solito in prima pagina quando la notizia esplode ma quando la perizia poi dimostra che la violenza non c'è stata ( dopo parecchi mesi ) la notizia va in dodicesima.
L'uomo in questione ha l'anima distrutta, la famiglia rovinata, in carcere probabilmente rischia la vita dagli altri galeotti che vogliono "fare" giustizia sommaria.
Quando viene dichiarato innocente dell'uomo di prima non rimane più niente: tutto il suo mondo è andato in pezzi. L'anima è prostrata.
Vorremmo far andare in pezzi anche il suo corpo ?

Nulla a che vedere con uno sbandato , magari reo confesso, che ha veramente distrutto la vita e l'anima di una donna , certo, ma , come si sa , la legge è uguale per tutti e la castrazione potrebbe colpire anche il primo caso.

L'anima grida vendetta, il popolo grida vendetta ogni volta che si legge una cosa del genere ma, purtroppo, la vendetta è spesso la prima nemica della giustizia.

Piuttosto , agire sulla prevenzione sarebbe molto meglio e, chiedo ancora scusa a chi la pensa diversamente da me, ma la castrazione non mi pare una misura preventiva.

Non devi scusarti legionario, le tue opinioni sono legittime come tutte le altre, non hai detto nulla di abominevole.
Vorrei aggiungere che credo tu non sia contrario alla legge e a coloro che la legge condanna, tu sei contrario a "sbattere il mostro in prima pagina" questo MAL costume è decisamente italico degno di "media" scandalistici che pensano solo a fare audience.

Accusare, o meglio come funziona davvero, iscrivere un individuo sul registro degli indagati dovrebbe essere una tutela all'individuo stesso che viene a sapere di essere oggetto di indagini da parte degli organi inquirenti, ma qui con le procure nostrane, che talvolta hanno più "spifferi" del noto formaggio svizzero, pare che chiunque venga indagato sia di dominio pubblico e quando viene "sbattuto" in prima pagina, viene additato automaticamente come mostro, assassino od altro e quando poi, come tu dicevi, dopo mesi si scopre che forse è stato commesso uno sbaglio allora forse (ma dico forse) viene data una misera notizia magari dopo la lettura del bollettino semestrale sull'andamento delle foche monache dell'Antartico (con tutto il rispetto per quegli animali con seri problemi di sopravvivenza delle specie!).

La legge deve essere applicata, credo anche che certe violenze debbano essere davvero punite con un regime carcerario vero, ma dato che siamo in Italia dove neppure se sei condannato e sottolineo condannato per omicidio, in carcere non vai (vedi noto paesino in Val D'Aosta....) o non ci resti (vedi noti fatti riguardanti brigatista assassino in semi-libertà) come possiamo sperare e pretendere che certe violenze vengano fatte scontare dai CONDANNATI per tale reato? Condannati e non dai linciati dagli organi di informazione.
Direi che qui il problema è a monte, la non certezza della pena è alla base di tutto. Lo Stato non deve perseguire la vendetta, semmai deve garantire che il reo sconti ciò che sancisce la legge, difendendo, con la prevenzione, i cittadini e punendo coloro i quali della legge se ne irridono.

Vale

Tanaquil ha scritto:...Per quanto riguarda invece la ragazzina che ha mentito... dico solo che scherzare su queste cose non è affatto di buon gusto.

Cara Tanaquil credo non sia solo di cattivo gusto penso sia il sintomo che la gioventù di oggi crede di essere super legis, impunibile non solo dalla legge un domani ma anche dai genitori oggi.
Molte volte si è visto come per un rimprovero a scuola intervengano i genitori aggredendo gli insegnanti, sbandierando il rispetto per i loro "pargoli", ovviamente, non dandone un briciolo agli insegnanti. Questo è il cattivo esempio che porterà la gioventù a credersi impunibile, quasi degli dei di fronte alla legge dove, una volta raggiunta la maturità, continuerà a non fare nulla o quasi perchè non esiste la certezza della pena. E qui mi ricollego al post precedente.
Credo sia un circolo continuo e vizioso. La famiglia non punisce, la legge non punisce... come crediamo di educare le nuove leve?

Vale

Sono ASSOLUTAMENTE d'accordo con te... più mi rendo conto di come crescono questi ragazzini.. più mi rendo conto di quanto a 14 anni (ma anche molto prima) abbiano già bruciato tutte le tappe, oltre che i neuroni a disposizione...

Tornando a casa dall'università ho sentito un ragazzino chiamare la sorella... diciamo "passeggiatrice", quando era in carrozzina fin dalla nascita. Tutto perchè? perchè aveva montato sulla stessa dei tubi di alluminio che lui voleva sulla bicicletta. Per non parlare della scala di valori che trasmettevano.. parlavano di cose che alla loro età nemmeno mi immaginavo. Prepotenti, vuoti...

Clarissimae Dominae
in quanto frequentatrici di questo nobile consesso, non avevo dubbi circa la vostra obiettività e correttezza, nonostante l'argomento si presti a quella che troppo spesso oggi viene chiamata "guerra fra i sessi": folle guerra che non è altro che uno dei tanti marciscenti prodotti di una società ( parola grossa... ) senza più valori.
Voi avete messo il dito sulla piaga : ciò che mi sento di piangere veramente è la morte della certezza del diritto e della certezza della pena.
Morti questi punti cardinali, di cui i Romani si vantavano di essere custodi e con i quali sintetizzavano il concetto stesso di civiltà Romana, tutto diventa incerto ed approssimativo. Un processo per violenza sessuale oggi , mi si permetta di dirlo, è poco più che una farsa. Labili le prove, per lo più testimoniali, cedono, come si diceva, al sensazionalismo : fuori dell'aula ci sono i giornalisti : la sentenza la scrivono loro e le procure spesso non se la sentono di contraddire i media.
Che uno stupratore reo confesso vada in galera e ci resti è non un atto di vendetta ma di civiltà: è il minimo che esiga un popolo degno di questo nome in cui le donne siano e debbano essere cittadini con pari dignità degli uomini. Che una donna possa girare tranquilla di notte e di giorno nelle nostre città e nei nostri paesi è veramente uno dei requisiti talmente primordiali della civiltà da non dover neppure essere messo in discussione.
Ma che un mostro di carta stampata venga linciato prima che inizi un processo non è un nè servizio al diritto nè un atto di quella civiltà di cui le donne fanno onorevolmente parte.
Questo Stato ( il resto degli Stati europei ed occidentali , in genere , non è meglio ) non sa garantire nessuno di questi semplici diritti ed allora si arrampica sugli specchi, emana leggi sempre più astruse, sempre meno applicabili , sempre più mostruose tanto che una ragazzinia di 14 anni può avere il coraggio di montare su "una palla" di violenza sessuale : 50 su 100 andrà bene. Che sia una palla è un argmento secondario, poco rilevante..I ragazzi, si sa, sono svegli , intelligenti , sanno "fiutare l'aria" quanto e forse meglio degli adulti.
Uno Stato che non è più in grado di garantire la certezza del diritto è un mostro che genererà mostruose violenze : la castrazione, fisica o chimica, sarà una di quelle.
Non essendo in grado di garantire quel minimo etico di convivenza civile cominciamo ad agitare spauracchi che , in mano a questi nobilissimi campioni di applicazione del diritto , potrebbero far sembrare gli esperimenti del dr. Mengele delle divertenti partite a flipper.
Non ho la fortuna di avere una figlia ma so che se a mia moglie od a mia sorella capitasse qualcosa del genere la tentazione di farmi giustizia da me sarebbe difficilmente contenibile. Ma se solo avessi il sospetto di rovinare irreversibilmente la vita ad un poveraccio innocente credo che impazzirei definitivamente dal dolore.

Valete

ad III kal nov anno MMDCCLXI aVc