BUONTEMPO: “FUORI DALL’EURO. RITORNO ALLA LIRA”

E’ quanto proposto da Teodoro Buontempo, presidente de La Destra, al comitato politico del movimento che ha il compito di redigere il programma elettorale. «La mia proposta nasce dalla constatazione che i cittadini non riescono più a far fronte alle spese quotidiane. Rimanere in Europa – prosegue Buontempo – non vuol dire subire passivamente regole che ci danneggiano gravemente, decise nel chiuso di un’assemblea da Prodi, allora presidente della Commissione europea, che stabilì per l’Italia un cambio assolutamente sfavorevole». «Sono consapevole che non si tratta di un passaggio semplice – sottolinea Buontempo – sarà probabilmente necessario un referendum, ma l’Europa intesa come “Europa delle nazioni” non può trascurare le esigenze dei singoli Paesi». «Il debito pubblico italiano – aggiunge Buontempo in conclusione – è un debito interno e quindi non si aggraverebbe con il ritorno alla lira, unico strumento per il controllo del potere d’acquisto».

Avete,
Soprattutto ora che la crisi economica trascinata dal dollaro raggiunge la sua vera gravità, noi italiani risparmiatori, che nella nostra cultura non abbiamo la cattiva usanza di indebitarci ad oltranza, potremmo con il ritorno alla Lira raggiungere una posizione di dominio rispetto al crollo come un domino delle economie satelliti?

Valete

Io credo che il danno sia stato a monte. All'atto dell'aggiornamento della moneta si sarebbe dovuto monitorare i commercianti ed il sistema di distribuzione. Ciò che prima era 1000 lire oggi è un Euro, peccato che il cambio sia 1.936,27 e non 1000 Lire-1 Euro. Gli stipendi sono stati "cambiati" i prezzi sono stati "commutati".
Ora con l'attuale crisi non si può fare altro che chiedere più stipendi, (dove si trovano i soldi?).Il problema non è per gli stipendi bassi è una questione di poca "correttezza" (e qui mi sono tenuta molto bassa sotto il profilo dell'appellativo!) da parte dei distributori e dei commercianti.

Vale