29 maggio : anniversario della nascita di G. Gentile

Ricorre oggi l'anniversario della nascita di Giovanni Gentile, filosofo italiano autodefinitosi "neoidealista". Non faccio ( nè sarei in grado di farlo ) epitaffi e sintesi della sua vita e delle sue opere: su internet si trova abbondante materiale.
Mi permetto due considerazioni .
La prima mi riporta ad anni più verdi in cui ho dovuto subire la sorte comune a molti di frequentare una scuola che si stava "trionfalmente" sganciando dall'odiato "modello Gentile" , eredità del passato totalitario,
A vederla qualche decennio dopo, questa scuola, mi viene da piangere e da pensare ( molto qualunquisticamente, si intende ) che devo molto a quella vecchia scuola pensata da un modesto professore di filosofia siciliano nel 1923- 1924.
La seconda è che trovo patetico che ancora oggi un talento così evidente della cultura italiana sia "damnato memoriae" o, al masimo , distrattamente dimenticato. Una incompiuta pacificazione nazionale impedisce ancora di apprezzarne serenamente i contenuti. Peccato.
Per quanto riguarda noi, piaccia o no , la diffusione degli studi sulla Storia Romana in Italia durante il ventennio fascista si deve a lui. Volontariamente sottolineo "studi di storia e cultura romana" , non propaganda.
Gentile, infatti, fu uomo di cultura molto prima che uomo di regime; sicuramente non fu uomo di propaganda. Il suo posto era la cattedra e non la piazza.
E' sacrosantemente lecito che ancora oggi la figura di Gentile riscuota critiche, talvolta aspre e feroci, ma credo che anche i suoi avversari siano ormai concordi nel ritenerlo una figura di immenso valore nell'ambito della cultura italiana del '900.
Morì anche lui , insieme a migliaia di altre persone meno famose, travolto dalla sanguinosa guerra civile del '43-'45.

Frater Exurge Roma, tutto ciò che hai detto è sacrosanto. A questo, devo aggiungere il fatto che Gentile fu il fondatore - scientifico - di uno dei progetti culturali più ambiziosi e alti non solo d'Italia, ma della maggior parte delle altre nazioni del mondo: sto parlando della realizzazione dell'Enciclopedia di Scienze, Lettere ed Arti - quella che più comunemente è chiamata la "Grande Treccani" -, un'opera per cui chiamò a raccolta i migliori cervelli d'Italia, che condusse in porto magistralmente e in tempi rapidissimi per quell'epoca, di cui fece il primo monumento del Sapere dell'Italia unita e la pietra fondante di quello che sarebbe poi divenuto l'Istituto della Enciclopedia Italiana, l'ente culturale principe della nazione. Voglio inoltre ricordare, dopo l'intellettuale Gentile, anche il galantuomo Gentile: forse non tutti sanno che, dopo la sventurata adozione delle leggi razziali del 1938 e l'allontanamento dall'insegnamento e dalla ricerca di alcuni fra i più brillanti ingegni nazionali in quanto ebrei, Gentile sfidò quelle stesse leggi continuando ad accogliere nei ranghi dell'Enciclopedia quegli stessi studiosi, in quanto riteneva assolutamente tutti uguali dinanzi al Sapere. Pochi anni più tardi fu ricompensato venendo assassinato a tradimento...